L’ABUSO SESSUALE

L’ABUSO SESSUALE

Lavoro nell’istituzione pubblica da più di 20 anni, accogliendo e curando bambini vittime di maltrattamenti e abusi sessuali.

Conosco quindi molto bene il loro senso di confusione, la loro enorme vergogna, il dolore di essere stati violati nei confini corporei, le paure e gli incubi che li tormentano, gli sbalzi d’umore che li agitano.

La terapia delle piccole vittime di violenza è un percorso lungo, delicato e che richiede attenzione, sensibilità e pazienza. I bambini maltrattati sono diffidenti nei confronti della relazione: l’adulto li ha delusi, feriti e quindi mettono alla prova chi si occupa di loro. Sono anche resistenti ad aprirsi e a raccontare, perché ricordare è come rivivere e rivivere è un’esperienza psichica angosciante e quasi insopportabile.

Nell’ambito della mia professione privata ho seguito in psicoterapia molti adulti, che durante l’infanzia sono stati delle vittime non ascoltate, non credute o che non hanno avuto la forza, da bambini, di rivelare quanto subivano.

A volte gli abusi non detti possono creare danni psicologici, vere e proprie patologie.

Altre volte restano incistati in uno spazio interno che rimane represso per molto tempo. Ad un certo punto però affiorano dei ricordi o irrompono nella coscienza delle ansie che vanno ricollegate alle esperienze infantili traumatiche.

La psicoterapia diventa allora un’esperienza necessaria che va affrontata con determinazione e coraggio.

Il dolore e le emozioni sopraffacenti che riemergono dalla storia passata vanno condivise nella relazione umana calda e rigenerante col terapeuta, che spesso usa più tecniche d’intervento per favorire il processo di risanamento interno e di riappropriazione di un equilibrio e di una serenità emotiva.