LA TERAPIA DI COPPIA

Una coppia in crisi che si rivolge ad uno psicoterapeuta porta un problema relazionale, affettivo, di comunicazione troppo pesante per essere risolto autonomamente dalla coppia stessa. Il problema ha creato una lontananza, una disarmonia, un malessere o un grande dolore. La coppia desidera comprendere, ritrovare un accordo e una complicità: la crisi non ha intaccato irreversibilmente l’investimento amoroso.

In terapia vanno inizialmente raccolte tutte le motivazioni della crisi che in genere rimandano alle seguenti tematiche:

La gelosia o un tradimento
Problemi di tipo sessuale o difficoltà nell’intimità.
Uno dei due non è più innamorato.
La presenza di emozioni negative e difficoltà nel comunicare.
L’interferenza/presenza delle famiglie d’origine nella quotidianità e nelle scelte della coppia.
Eventi particolarmente stressanti e difficili da gestire (lutti, malattie proprie o dei figli, problemi economici).
Uno dei due ha troppi problemi personali che si riversano sul rapporto di coppia.

S’inizia quindi un lavoro dalla situazione attuale per poter poi rivisitare la storia individuale, le precedenti relazioni affettive, le caratteristiche e la specificità dell’attuale rapporto. “Che cosa vi ha fatto incontrare, cosa vi ha attratti l’uno dell’altra, perché vi siete scelti?

Quali sono state le aspettative, i bisogni, anche non detti, non esplicitati, che hanno costituito il collante del vostro rapporto?

Cosa ha interrotto l’equilibrio di vita e ha fatto entrare in crisi la coppia?

Come sono i ruoli nella gestione della quotidianità di vita e familiare?

Che cosa funziona ora nel rapporto e che cosa non funziona: che cosa vi unisce con piacere e valorizzazione di entrambi e che cosa vi divide, vi fa entrare in contrasto?

Quanto siete disposti a mediare, e a rinunciare per il bene della coppia?”

Questa è la traccia del lavoro terapeutico insieme e il canovaccio di tematiche su cui la coppia si confronta; con l’aiuto del terapeuta i partner cercheranno una chiarezza, una sincerità, svelando all’altro anche le aspettative e i bisogni, più nascosti.

Da qui si può ricostruire.