BAMBINI E ADOLESCENTI
Quando un genitore mi contatta per richiedere un appuntamento?
I casi più frequenti sono i seguenti:
quando vede il bambino agitato e impaurito di fronte ai normali compiti della quotidianità, o anche se manifesta disturbi del sonno o episodi di sonnambulismo, quando si dimostra in ansia nel recarsi a scuola e, a volte, si rifiuta, quando manifesta problemi nell’apprendimento o di natura relazionale con i compagni o gli insegnanti, quando il figlio si mostra scontroso, irritabile o aggressivo senza una giustificazione concreta, quando appare molto insicuro, isolato nelle relazioni, magari anche chiuso in se stesso e triste.
Anche negli adolescenti, che destano preoccupazioni in famiglia, la sintomatologia è analoga.
Al primo colloquio con in genitori raccolgo la storia del loro figlio e cerco di comprendere con loro se hanno una spiegazione o hanno fatto delle ipotesi sul malessere che notano. Successivamente incontro il bambino o l’adolescente proponendo una relazione d’ascolto e accogliente, che lo faciliti nell’espressione di sé, dei propri sentimenti ed emozioni, in un clima relazionale che lo sostiene e lo incoraggia.
La psicoterapia può essere di qualche mese o richiedere tempi più lunghi, ma va sempre affiancata da colloqui con i genitori che informano il terapeuta dei cambiamenti o degli eventi di vita significativi del figlio.